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Dicono di me

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2012 – “Il sogno, la fiaba e un volo nel cielo”, Testo a cura del giornalista e critico d’arte Angelo Mistrangelo.

 «Come un aquilone

  a cui si spezza il filo

  ricordo il cuore

  di giorni giovani

  librato in cielo.»

            Takuboku Ishikawa

Il discorso pittorico di Elisa Donetti è improntato da una lirica dimensione espressiva, da una particolare visione della realtà che si trasforma in racconto e in una rasserenante interpretazione delle immagini.

I recenti lavori sono caratterizzati dalle tessere di un personalissimo mosaico, da una ricerca in continua evoluzione, dall’intensità del colore che le permette di fissare un’idea, una subitanea intuizione, una luce che accende le composizioni.

Le sue opere rivelano, come i versi del poeta giapponese Takuboku

Ishikawa, un’assoluta leggerezza, una fresca vena creativa, una limpida risoluzione del soggetto.

Per questo appuntamento alla Torre della Filanda a Rivoli, la Donetti ha realizzato un ciclo di opere, che potremmo intitolare «Un volo nel cielo», contraddistinto da un «corpus» di quadri eseguiti con la tecnica della pittura-collage, che esprime l’identità dell’artista segnata dalla volontà di creare «un mondo sognato», una realtà altra, piena di colore, fantasia, spensieratezza…».

E’ la realtà di acque solcate da improbabili barchette di carta, di svettanti strutture di fari che indicano «la rotta del cuore», di stelle legate alla terra con fili di rame, sino a delineare la luna su un cielo dal blu profondo, fanciulle stupite e assorte e ludiche impressioni e gioiosi incantamenti.

In questi dipinti il dato cromatico rivela il candore del discorso della Donetti, la genuinità del linguaggio, la sottile energia di una scrittura che trae la sua essenza dalle testimonianze dell’arte contemporanea, dall’interiore universo dei bambini, dall’incanto della notte che trasforma i sogni in un viaggio verso l’alba di un nuovo giorno, verso incommensurabili silenzi e paesaggi dell’anima.

Pittura e pagine letterarie (come non pensare a «Và dove ti porta il cuore – Ascolta la mia voce» di Susanna Tamaro), colore e fiaba, si mescolano, intersecano, incrociano, nei suoi dipinti con

la dolcezza dei giovani innamorati «sotto il cielo di New York», il poetico momento di «Ho raccolto una stella» o dei mulini a vento nella campagna francese. Fantastiche marine, ricordi, percorsi urbani, diventano altrettanti documenti della stagione della Donetti, che possono in qualche misura essere ascritti nell’area delle esperienze di Luca Alinari e Francesco Musante. E uno sbuffante battello tra le onde evoca un’infanzia ritrovata,mentre il segno si dipana lasciando la traccia di un’emozione che si fa messaggio e visione e storia.                                                                                                                                                                                   

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